venerdì 4 dicembre 2009

I soprannomi nei partigiani

“ L’arcadia dei nomi è antica malattia italiana, semmai i nomi che spettavano a noi sarebbero stati quelli degli arcadi e dei pastori, Menalca, Coridone, Melibeo; o forse degli accademici in maschera, l’Inzuccato, l’Intronato, l’Iperbolico. Così in mezzo a Tigre, Incendio, Saetta, restammo Mario, Severino, Bruno…”


I soprannomi erano una parte molto importante nella vita dei partigiani poiché delineavano, nella maggior parte dei casi, il loro carattere e la loro personalità; in quanto un soprannome è il nome con cui si usa chiamare una persona per far si che si possa riconoscere in mezzo ad altre per una caratteristica personale, morale o fisica. Ne “I piccoli maestri” Meneghello fa capire che il suo gruppo, la sua brigata di partigiani non utilizzava soprannomi per distinguersi all’interno di esso, ma tendeva a mantenere i propri nomi di battesimo o i propri soprannomi già acquisiti prima (a causa per esempio della presenza di molti cognomi uguali nel proprio paese). Non li utilizzavano poi perché erano legati alle proprie personali radici culturali, rurali e contadine (come si può capire leggendo “Piccola biografia” di Fernando e Antonio Carta oppure “La notte delle farfalle” di Sergio Capovilla) e cambiare il proprio nome e farsi chiamare in un altro modo sarebbe come stato rinunciare alle proprie origini a causa della guerra; e quindi tenevano i loro nomi e soprannomi che avevano già: Mario, Severino, Bruno eccetera. Ciò nonostante altri gruppi partigiani di altre regioni, e anche di altre province all’interno del Veneto, utilizzavano i soprannomi, certi molto elaborati (quali ad esempio Menalca o Coridone) oppure dei soprannomi più semplici, come Bestione, Bagi, Fiasca. C’erano poi anche soprannomi ricavati dalla semplice abbreviazione del nome originale, come ad esempio il Capitano Antonio Giuriolo che diventa semplicemente Capitan Toni. Si davano inoltre anche dei nomi alla brigata, come per esempio alla brigata di Camisano Vic. no venne dato quello di Brigata Aldo Segato (per ricordare un compagno caduto in battaglia,e per far capire che molte volte i cognomi nascono da semplici cose).

Matteo Zoppello

4 commenti:

  1. chi sei? devi firmarti, poi cambia il carattere e usa quello che sempre è stato usato, della stessa misura.
    Prof. Ariot

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  2. Scusi prof è vero non mi sono firmato. Per la grandezza, non riesco a farla uguale agli altri, non so perchè.
    Matteo Zoppello

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  3. Areo, Ariot! Chi è costui, il comandante Ariot? Chi dà i caratteri? Un tipografo, sì, è un tipografo Ariot...
    Ciao Ariot!
    Paolo Sanna

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